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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Il fascicolo del fabbricato come il 'diario' di un immobile.

Devi acquistare un immobile o devi eseguire interventi di ristrutturazione edilizia e pertanto hai bisogno di conoscere lo stato del fabbricato, la sicurezza strutturale, la sua storia, la sua regolarità edilizia e conformità urbanistica?  Ci sono due strade per poterlo fare:  1) Incaricare un professionista che, dopo aver reperito le necessarie informazioni tecniche ed amministrative presso i vari enti preposti ed espletato varie operazioni di verifica, ricostruisca la storia dell’immobile e ne determini le sue caratteristiche; procedura da ripetersi ogni qualvolta sia necessario e finalizzata al solo ottenimento dei dati necessari alla pratica o analisi da effettuare;  2) Predisporre il fascicolo del fabbricato (una tantum e con solo aggiornamento periodico), ovvero un documento che contenga tutte le informazioni sull'immobile, a supporto di qualunque intervento o valutazione futura dovesse essere necessaria.  Con la redazione del fascicolo del fabbricat

I criteri ambientali minimi (CAM) per i componenti edilizi e le certificazioni di prodotto (EPD).

Sintesi di tutti i criteri che devono rispettare i vari componenti edilizi, secondo il D.M. 11/01/2017 e s.m.i., tra cui anche i requisiti relativi agli isolanti di facciata necessari per accedere al superbonus. CRITERI AMBIENTALI MINIMI (D.M. 11/01/2017). · SPECIFICHE TECNICHE DEI COMPONENTI EDILIZI 2.4.1.1 DISASSEMBLABILITA’: almeno il 50% peso/peso dei componenti edilizi e degli elementi prefabbricati (escluso impianti) deve essere sottoponibile a fine vita a demolizione selettiva ed essere riciclabile o riutilizzabile; di tale percentuale almeno il 15% deve essere materiale non strutturale;  2.4.1.3 SOSTANZE PERICOLOSE: in tutti i materiali o componenti non devono essere aggiunti intenzionalmente: - additivi a base di cadmio, piombo, cromo VI, mercurio, arsenico e selenio in concentrazione superiore allo 0.010 in peso; - sostanze identificate come estremamente preoccupanti SVHCs ai sensi dell’art. 59 regolamento CE n. 1907/2006 con concentrazione maggiore

La corretta installazione dei cappotti termici: un'arte ancora per pochi.

Abbiamo tutti ormai sentito parlare in qualche modo di cappotto termico, sappiamo in generale che si tratta di una sorta di “pelle nuova” da applicare all'edificio, al fine di contenere le sue dispersioni termiche. Cappotto termico con evidenti problemi dovuta ad errata installazione. Vedo spesso installare cappotti termici senza conoscere la benché minima regola di applicazione, senza avere la minima formazione. Vedo altrettanti errori di posa in opera, difetti costruttivi macro e microscopici che tuttavia incidono in maniera sensibile sulle prestazioni dell’edificio e sulla durabilità dell’opera. Verifica di corretta esecuzione dei lavori di facciata tramite termografia. Tralasciamo per brevità gli aspetti progettuali, essenziali tuttavia per determinare la tipologia di pannello più idoneo, gli spessori del cappotto, l’isolamento dei ponti termici, la verifica di muffe e condensa, etc. Per approfondire questi aspetti rimando al seguente link:  https://ingiuseppesantoro.blogspot

Il raffrescamento estivo degli edifici: ottimizzazione e risparmio energetico.

Durante il periodo estivo si ricorre al raffrescamento degli ambienti tramite climatizzatori d’aria (macchine frigorifere); è tuttavia possibile progettare ambienti che siano in grado di garantire un elevato comfort ambientale anche d’estate, minimizzando i costi di esercizio relativi al raffrescamento.  Con estremo zelo progettuale si può anche ottenere una casa passiva, cioè con un fabbisogno per il raffrescamento coperto dall’installazione di dispositivi passivi (tecniche costruttive e soluzioni impiantistiche) grazie ai quali non è necessario ricorrere alla climatizzazione degli ambienti mediante il classico processo che prevede l’utilizzo di macchine frigorifere (e quindi l’impiego di energia non rinnovabile). Per garantire un comfort estivo, in fase di progettazione (nuove costruzioni o ristrutturazione) l’obiettivo principale consiste nel ridurre i guadagni di calore all’interno degli ambienti: ciò può conseguirsi principalmente mediante un’attenta analisi preliminare che compo