Esistono sostanzialmente 3 strade per ottenere vantaggi economici quando si effettuano lavori edili:
1) DETRAZIONE FISCALE
E' la possibilità di portare in detrazione dalle imposte annualmente quota parte del costo dei lavori:
- nel caso di ristrutturazione edilizia per immobili residenziali l'aliquota attuale è pari al 50%, su un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro in un tempo pari a dieci anni (cioè si possono detrarre massimo 48.000 in dieci anni, ovvero 4.800 euro l'anno);
- nel caso di ecobonus l'aliquota attuale è fissata al 65% o al 50% in base al tipo di lavoro effettuato (per la sostituzione degli infissi l'aliquota è al 50%) sino ad un tetto massimo che varia sempre in base al tipo di intervento (infissi max. 60.000, caldaie a condensazione max. 30.000 ad es.), nell'arco temporale di dieci anni;
- nel caso del bonus facciate l'aliquota è pari al 90% in un tempo pari a dieci anni, per un tetto max lavori indefinito;
- nel caso di superbonus l'aliquota è fissata al 110% nell'arco temporale di cinque anni; il tetto massimo della spesa dipende dal tipo di intervento.
Note: la detrazione fiscale risulta essere il metodo più conveniente per risparmiare sui lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica ma presenta il limite della capienza fiscale (ovvero le spese devono essere compatibili con la tassazione cui si è soggetti); condizione possibile generalmente solo nel caso di elevata redditività.
2) SCONTO IN FATTURA
Si fonda sulla possibilità di cedere il credito direttamente all'impresa o al fornitore, che in cambio effettua uno sconto immediato. Attualmente è una possibilità offerta solo dalle multinazionali e questa opzione presenta il limite di essere soggetta a rialzi di prezzo e/o a sensibile riduzione della percentuale di sconto applicabile (in luogo ad esempio del 50% si applica spesso un 35% sul prezzo di listino).
Lo sconto in fattura è indubbiamente e comunque un'alternativa che consente di ottenere un minimo risparmio ed è soprattutto un metodo di risparmio semplice e veloce per il cliente; purtroppo poche imprese sono disposte ad applicarlo.
3) CESSIONE DEL CREDITO
Si tratta della possibilità di cedere verso terzi il credito d'imposta, ottenendo concretamente un risparmio immediato sul costo dei lavori. E' la soluzione che si è maggiormente diffusa in questi anni. La cessione del credito viene eseguita da tutti gli istituti finanziari.
Come funziona: la banca è disposta ad accettare il credito del cliente, facendo credito allo stesso per sostenere le relative spese dei lavori. In tale operazione la banca trattiene tuttavia un'aliquota sotto forma di interessi legati principalmente al prestito temporaneo di denaro al cliente, necessario per effettuare i relativi lavori. Concretamente, ad esempio, sull'aliquota del 50%, il cliente risparmia mediamente un 35% circa (condizioni riferite allo stato attuale).
L'OFFERTA POSTE ITALIANE
In questo contesto PI offre attualmente la migliore soluzione di risparmio economico: essa si basa sulla possibilità di (ri)ottenere in poco tempo un credito in termini di denaro sul proprio conto corrente con un'aliquota molto vantaggiosa.
Note: questa opzione richiede che il cliente anticipi il totale del costo dei lavori (per poi recuperarne una parte in poco tempo); resta quindi una formula dedicata a chi ha disponibilità economica immediata.
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