Depurazione dell’aria da microorganismi, virus, batteri e inquinanti: come vivere in ambienti più sani e più igienici.
Per conseguire elevati standard ambientali, per quanto concerne l'aria che respiriamo, esistono sostanzialmente cinque tecniche di trattamento, molto spesso abbinate
tra loro:
FILTRAZIONE DELL’ARIA.
È la procedura che consente di purificare
l’aria trattenendo le polveri sottili in essa contenute; in particolare la filtrazione
risulta efficace per ridurre le quantità di PM10 e PM2.5 dovute all’inquinamento ambientale da traffico
veicolare e combustione di idrocarburi e sostanze di vario genere (tra cui anche il fumo da sigaretta). Possono inoltre abbattere concentrazioni di acari, pollini, muffe e altri allergeni contenuti nell'aria. I filtri utilizzati
sono del tipo stratificato in microfibra e spesso includono uno strato di
carboni attivi che facilita l’assorbimento degli inquinanti e riduce sensibilmente
le sostanze odorigene contenute nell’ambiente.
La filtrazione dell’aria è
attuata mediante purificatori d’aria
dotati di filtri antipolvere e ad alta efficienza HEPA (High Efficiency Particulate Air filter) o ULPA (Ultra Low Penetration Air);
la differenza consta nella capacità di depurazione: gli HEPA – i più utilizzati
in ambito residenziale - hanno un’efficienza di filtrazione variabile tra l’85%
(H10) ed il 99,995 % (H14); gli ULPA hanno valori di efficienza
superlativa (dal 99,9995 dell’U15 al 99.999995 % dell’U17).
I filtri antipolvere possono classificarsi, a loro volta, in base alle dimensioni delle particelle che possono trattenere (dalla classe G2 - 50% di particelle da 2 micron ad F9 in grado di trattenere circa l'80% delle particelle di dimensioni prossime a 0.2 micron).
I filtri antipolvere possono classificarsi, a loro volta, in base alle dimensioni delle particelle che possono trattenere (dalla classe G2 - 50% di particelle da 2 micron ad F9 in grado di trattenere circa l'80% delle particelle di dimensioni prossime a 0.2 micron).
In atmosfera abbiamo particelle delle dimensioni che variano dai 10/20 micron allo 0.2 micron e sono così mediamente distribuite: circa il 50% ha dimensioni variabili tra i 5 e i 10 micron; il 30% tra i 10 e i 30 micron; il 20% in particelle più piccole (e pericolose per la salute) con dimensioni che vanno dai 5 a meno dei 0.5 micron.
IONIZZAZIONE DELL’ARIA.
È un trattamento dell’aria che
consiste nella somministrazione, tramite un circuito elettrico (ionizzatore), di scariche elettriche nell’aria,
in grado di caricare negativamente le particelle di cui essa è composta; le
cariche negative attraggono (elettrostaticamente) gli inquinanti contenuti nell’aria
(polveri, aromi, fumo, pollini e batteri), riducendone la loro presenza. Da
precisare che la ionizzazione dell’aria è un processo che si trova in natura per
effetto del sole e dei fulmini.
La ionizzazione è spesso abbinata
alla filtrazione dell’aria. Questi apparecchi sono comunque visti oggi con sospetto dalla comunità scientifica poiché sarebbero in grado di generare - sebbene in parti minime - ozono che può risultare tossico per la salute se supera i 0,2 mg/mc.
OZONIZZAZIONE.
Dispositivi simili agli
ionizzatori, in grado però di rilasciare appositamente ozono
in atmosfera; l’ozono è un potente disinfettante ma è anche tossico.
Tali dispositivi devono essere perciò utilizzati con cautela e si prestano ad
essere impiegati generalmente in ambienti in cui bisogna assicurare elevati standard
igienici.
FOTOCATALISI.
Rientrano in questa nomenclatura,
nel campo dell’edilizia, tutti quei prodotti che possiedono la capacità di catalizzare
ovvero di ridurre a sostanze innocue gli inquinanti atmosferici. Tra questi, i
più diffusi sono le cosiddette pitture e
superfici fotocatalitiche, ovvero contenenti sostanze chimiche, come ad
esempio il biossido di titanio che, per effetto della radiazione luminosa, si
attivano e fungono da catalizzatori in grado di ossidare gli inquinanti, rendendoli
del tutto innocui per la salute umana. Questi prodotti sono in grado di
prevenire macchie ed aloni da inquinamento atmosferico (NOx, SOx) sulle
facciate esterne degli edifici, preservandole nel tempo e, nel caso di ambienti
chiusi, di ridurre sensibilmente la concentrazione di VOC, formaldeide, monossido di carbonio, ed eventuali cariche
batteriche e virus presenti nell’aria. Risultano così prodotti estremamente
interessanti in tutti i casi in cui, oltre ad essere in presenza di elevato inquinamento
atmosferico, si ha la necessità di disporre di ambienti sterili quali, ad
esempio, sale operatorie, studi e laboratori medici, ma possono essere anche
impiegate in ambito residenziale per proteggere la nostra salute.
ULTRAVIOLETTI.
Si tratta di un sistema che sottopone l'aria a raggi ultravioletti i quali sono in grado di inibire batteri, virus e altri agenti patogeni, rendendoli innocui. L'efficacia di questi sistemi dipende da molti fattori, quali il tipo di lampade e la predisposizione dell'ambiente. Sono quindi in genere abbinati ad altri sistemi di sterilizzazione e rappresentano solo uno strumento di ausilio parziale nel processo di eliminazione degli agenti patogeni.
FILTRAZIONE E IONIZZAZIONE DELL'ARIA.
Sono sempre più spesso abbinati ad un unico sistema di trattamento dell'aria, quale può essere quello di cui può disporre un climatizzatore o un impianto di ventilazione meccanica controllata; attenzione però alle prestazioni, molto spesso si tratta di sistemi integrati senz'altro utili ma a volte, soprattutto nei modelli più economici, poco efficaci e tendenzialmente installati dai produttori per invogliare all'acquisto. Molto spesso mancano riferimenti alle specifiche tecniche, quali, ad esempio, quelle relative alla reale capacità di filtrazione (classe HEPA e tasso di aria pulita CADR Clean Air Delivery Rate ) o alla potenza degli ionizzatori.
È essenziale, prima di adottare una delle tecnologie sopra menzionate, valutare attentamente necessità e situazioni.
Ad esempio, per quanto concerne la filtrazione dell’aria, sarà del tutto inefficace ricorrere ad un sistema sottodimensionato; nel caso dei prodotti fotocatalitici, dovrò prestare attenzione ai supporti d’installazione, alle precauzioni in fase di applicazione, ad eventuali altre sostanze contenute negli stessi.
Tutte le tecnologie dovrebbero essere vagliate attentamente (preferibilmente da esperti del settore) prima di essere adottate.
Si tratta di un sistema che sottopone l'aria a raggi ultravioletti i quali sono in grado di inibire batteri, virus e altri agenti patogeni, rendendoli innocui. L'efficacia di questi sistemi dipende da molti fattori, quali il tipo di lampade e la predisposizione dell'ambiente. Sono quindi in genere abbinati ad altri sistemi di sterilizzazione e rappresentano solo uno strumento di ausilio parziale nel processo di eliminazione degli agenti patogeni.
Sono sempre più spesso abbinati ad un unico sistema di trattamento dell'aria, quale può essere quello di cui può disporre un climatizzatore o un impianto di ventilazione meccanica controllata; attenzione però alle prestazioni, molto spesso si tratta di sistemi integrati senz'altro utili ma a volte, soprattutto nei modelli più economici, poco efficaci e tendenzialmente installati dai produttori per invogliare all'acquisto. Molto spesso mancano riferimenti alle specifiche tecniche, quali, ad esempio, quelle relative alla reale capacità di filtrazione (classe HEPA e tasso di aria pulita CADR Clean Air Delivery Rate ) o alla potenza degli ionizzatori.
È essenziale, prima di adottare una delle tecnologie sopra menzionate, valutare attentamente necessità e situazioni.
Ad esempio, per quanto concerne la filtrazione dell’aria, sarà del tutto inefficace ricorrere ad un sistema sottodimensionato; nel caso dei prodotti fotocatalitici, dovrò prestare attenzione ai supporti d’installazione, alle precauzioni in fase di applicazione, ad eventuali altre sostanze contenute negli stessi.
Tutte le tecnologie dovrebbero essere vagliate attentamente (preferibilmente da esperti del settore) prima di essere adottate.
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