Ecobonus 110 o Superbonus, sotto questo nome va l'iniziativa dell'attuale governo, contenuta nel cosiddetto "Decreto Rilancio", pensato con il fine di, appunto, fornire ossigeno alle imprese che si trovano in netta difficoltà per la pregressa crisi economica, cui si è ora aggiunta quella sanitaria.
Non sono ancora definite le modalità di accesso all'agevolazione, le quali saranno contenute in un decreto 'ad hoc' che dovrebbe essere pubblicato entro giugno.
E' certo, comunque, che il cosiddetto "Superbonus"* riguarderà tutti gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, ovvero comprenderà tutti i lavori attraverso i quali potrà migliorare la classe energetica dell'immobile quali, ad esempio, la coibentazione delle strutture opache e trasparenti (muri, pavimenti e solai verso l'esterno, finestre).
* Per Eco o Super - bonus s'intende la possibilità di detrazione fiscale dell'intero ammontare dei lavori e delle relative spese o, in alternativa, lo sconto immediato in fattura dell'intero importo dei lavori (e spese), tramite cessione del credito all'impresa esecutrice o ad un istituto finanziario (banca).
Esistono però condizioni ben precise affinché si possa parlare di riqualificazione energetica; infatti nel decreto e in base alle anticipazioni pervenute, si potrà accedere al bonus solo a determinate condizioni (che saranno senz'altro definite meglio tramite il decreto attuativo) ma che, già da adesso, comprendono:
- il recupero di almeno due classi energetiche;
- l'estensione dell'intervento ad un minimo del 25% della superficie disperdente dell'immobile (trattasi cioè di ristrutturazioni di primo e secondo livello - decreto requisiti minimi).
Per comprendere meglio di cosa si tratta, suggerisco di consultare anche la seguente pagina:
E' intuibile, quindi, che detti interventi dovranno essere progettati con estrema attenzione e soprattutto opportunamente valutati, pena la dichiarazione di un falso che costituisce un reato; non a caso nel decreto sono già definite le sanzioni in caso di false dichiarazioni e asseverazioni mendaci; le multe sono salate e vanno fino ad oltre i quindicimila euro!
Per scendere di due classi energetiche occorre eseguire una diagnosi energetica dell'immobile (che non consiste in una semplice certificazione energetica venduta al costo di qualche decina di euro), da cui determinare la classe di partenza; prevedere interventi migliorativi, eseguire un'analisi dell'investimento, calcolare la nuova classe energetica post intervento, tenuto conto, inoltre, di tutti i limiti normativi vigenti in materia di risparmio energetico e in edilizia.
Sarà quindi necessario disporre di tecnici specializzati, ovvero di esperti in diagnosi energetica che sappiano valutare con assoluta precisione lo stato dell'immobile anche con i giusti strumenti e, da qui, individuare le migliori soluzioni tecniche, nel rispetto di norme e metodologie, spesso ignote ai meno esperti.
CERTIFICARE UN EDIFICIO E' BEN DIVERSO CHE FARNE UN'ANALISI ENERGETICA E PROGETTARE INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA O DI EFFICIENTAMENTO; DA PARTE DI CHI UN CERTIFICATO LO HA FATTO E VENDUTO PER POCHI EURO NON ASPETTIAMOCI GRANDI COMPETENZE E RISULTATI!
Articolo in fase di continuo aggiornamento...
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